Pianura bolognese, terziario e turismo sostengono la crescita economica
L’11 marzo, nell’ambito del Tavolo di Ripresa economica della Città metropolitana di Bologna, Guido Caselli, direttore del Centro studi e vice-segretario generale di Unioncamere Emilia-Romagna, nonché coordinatore del gruppo di lavoro dati e statistiche, ha presentato l’analisi sull’andamento economico dell’area metropolitana bolognese.
Nel 2024 l’economia dell’area ha registrato una crescita moderata, superiore a quella regionale e nazionale, trainata principalmente dai 32 comuni della Pianura bolognese, compresa Bologna.
Nei comuni della Pianura, i servizi rappresentano il 74% dell’economia locale, seguiti dall’industria (22%). Crescono ospitalità e ristorazione (+6,2%), alimentare (+2,6%), ICT (+3,8%) e servizi avanzati (+3,6%). In calo chimica (-6,2%), agricoltura (-4,5%) e moda (-4%). Le costruzioni si mantengono stabili, ma si prevede una flessione nel 2025, con la fine degli incentivi statali.
Il turismo contribuisce per l’11% al valore complessivo dell’economia dei 32 comuni della Pianura bolognese. Un peso che aumenta al 15% se si guarda esclusivamente al Comune di Bologna, dove il settore è ancora più determinante
Tra i 32 comuni considerati da Unioncamere come Pianura bolognese figurano - naturalmente - anche gli otto dell’Unione Reno Galliera: Argelato, Bentivoglio, Castello d’Argile, Castel Maggiore, Galliera, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano e San Pietro in Casale.
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