Lezioni di dialetto all’asilo e alle elementari

Sono complessivamente 13 i progetti ammessi al finanziamento dalla determinazione regionale del 10 agosto scorso con cui la Regione Emilia-Romagna ha concluso l’iter avviato ad aprile con l’Avviso per il sostegno a progetti finalizzati a promuovere e sostenere la salvaguardia e la valorizzazione dei dialetti dell’Emilia-Romagna per l’anno 2023 (la legge regionale di riferimento è la 16/2014 e con essa la Regione Emilia-Romagna intende salvaguardare e valorizzare i dialetti in quanto “parte integrante del patrimonio storico, civile e culturale regionale”).

Potevano concorrere comuni, unioni di comuni, province, città metropolitana ma anche associazioni culturali, organizzazioni e altri soggetti di carattere privato senza scopo di lucro aventi sede in Emilia-Romagna.

Quinto dei tredici ammessi al finanziamento, il progetto Insegnamento del dialetto nella scuola dell’infanzia e primaria presentato dall'Unione Reno Galliera e dal comune di San Giorgio di Piano è uno dei due che ricadono nell'area metropolitana bolognese, con un finanziamento di 4.800 euro (l'altro è “Lingua Viva” di Fondazione Entroterre Ets con 8.800 euro).

Il progetto prevede l'insegnamento del dialetto nei plessi d’infanzia e primaria dei comuni di Bentivoglio, Castel Maggiore, Galliera, Pieve di Cento e San Giorgio di Piano.

Per l'Unione si tratta in realtà del prosieguo di un percorso già intrapreso, visto che da anni, a seconda della disponibilità dei professori, si fanno lezioni di dialetto nelle scuole e classi interessate del territorio: il finanziamento regionale consentirà dunque di portare avanti un'attività finora molto bene accolta nelle classi coinvolte e che con successo si impegna da tempo nella preservazione delle nostre tradizioni.