Le rassegne

ATTI SONORI - Atti sonori Percorsi artistici

Con sette progetti di teatro musicale, ATTI SONORI anche quest'anno cerca di indagare le forme di interazione tra la musica e gli altri linguaggi performativi.
La stagione debutta con un concerto sinfonico classico All’Opera!, produzione ATTI SONORI, con l'Orchestra del Baraccano, dedicato all'opera italiana, forma di teatro musicale per eccellenza. Il secondo appuntamento è dedicato ai suoni e alle musiche dal Mondo - quest'anno il focus è sulla Persia e sul Medio Oriente - con l'ensemble Lulian, i cui componenti, provenienti da tutta Europa, raccolgono la tradizione persiana dandone una lettura in chiave moderna.
La rassegna continua con un progetto per le famiglie L’Isola che non c’è, un racconto fantastico in musica con la voce recitante di Massimo Sceusa e il Quintetto Concordanze.
In ATTI SONORI quest'anno avremo due artisti di rilievo: Vincenzo Zitello che, con il progetto TALISMANO, esplorerà le potenzialità vibranti di due arpe (progetto in collaborazione con il Bologna Arpa Festival) e David Riondino, che con CIBUS dialogherà sul tema di cibo e letteratura in un viaggio parallelo tra musica e poesia.
Anche quest'anno la rassegna ospiterà il debutto nazionale di uno spettacolo, la cui compagnia è in residenza, dunque in coproduzione con ATTI SONORI. Si tratta della Compagnia Teatri Mutevoli e il loro ensemble musicale, che ci presenteranno un loro nuovo allestimento dedicato ai pezzi più celebri del musical: A night on Broadway.
Chiude il programma di questa stagione uno spettacolo dedicato alla celebrazione della nostra Resistenza: un monologo musicale del poeta e performer Roberto Mercadini, accompagnato da un ensemble guidato da Guido Sodo, specialista in Italia nella musica popolare; il titolo del progetto è La più selvaggia sete, la più selvaggia fame.
Anche quest’anno viene riconfermata la trasferta al Teatro Comunale di Bologna, per assistere ad una delle opere liriche della stagione 2016. La novità di quest’anno è che il pubblico acquisterà sia il biglietto per il Teatro Comunale sia quello per il concerto All’Opera! nella stagione ATTI SONORI. Questo progetto viene realizzato infatti nell’ottica della promozione del teatro musicale e dell’avvicinamento del pubblico al teatro.

Giambattista Giocoli
Direttore artistico

SGUARDI - Associazione Tra un atto e l'altro

Noi siamo consapevoli della debolezza delle parole (…), ma non abbiamo nessun altro mezzo che le parole, Christa Wolf
Le premesse che stanno all'origine delle mie scelte artistiche sono le stesse che da anni guidano il mio essere attrice: credo in un teatro di pensiero e di poesia, specchio del nostro vivere nella sua bellezza e nella sua fatica, riverbero di altri mondi, vicini o lontani che siano dalla nostra quotidianità ma necessari ad ampliarla e a darle senso.
Altre scelte ci garantirebbero le sale piene ma crediamo nostro compito l’occuparsi di arte e di cultura e che questo compito meriti le nostre battaglie, il nostro impegno e l'impegno delle amministrazioni pubbliche.
Tutto questo fa paura? Può far paura? Evidentemente sì se ancora (r)esistono spettatori che cercano solo l’intrattenimento - parola orribile e svilente del lavoro degli artisti e del pubblico. Perché di pubblico preferisco parlare e non di spettatori: questi mi riportano a un senso di passività mentre dei primi, nelle definizioni sul dizionario, tra le altre, trovo: pubblico, che è di tutti.
Dunque, uno spazio aperto alla condivisione al rispetto e all'intelligenza. Teatro come diritto a uno spazio aperto alla condivisione al rispetto e all'intelligenza.
Mi auguro quindi che vengano messe da parte le residue titubanze di chi crede che il teatro sia arte d’élite; il teatro riguarda tutti noi perché, instancabilmente, di noi e a noi parla.
Nella varietà delle proposte spicca il nome di Shakespeare che è il Teatro per eccellenza ma anche la presenza di attori-autori (Michele Di Mauro, Marta Cuscunà), di esperienze che traggono spunto dal sociale (lo spettacolo Sabbia e il lavoro dei Presi per caso) e, come sempre, una certa attenzione allo sguardo femminile.
E non potrebbe che essere così dal momento che chi vi invita a teatro è una donna (sostenuta e accompagnata da altre donne) e che lo sguardo femminile è costante tensione verso il Mistero della vita.

Francesca Mazza
Direttrice artistica

VocAzioni - Associazione culturale Flux

La seconda edizione della rassegna si conferma erede della ricerca e promozione di un Teatro d’attore che l’Associazione Ca’ Rossa persegue dalla fine degli anni Novanta, particolarmente con le iniziative realizzate dal suo Centro Teatrale per l’Oralità, sviluppate sia attraverso l’organizzazione che la produzione di numerosi spettacoli.
Anche quest’anno, nei due Teatri di Pieve di Cento e Castello d’Argile, si potranno apprezzare lavori di artisti che, prima di tutto, offrono una lunga e riconosciuta esperienza scenica, non solo performativa, ma anche autorale, registica e didattica, intercalati in una programmazione che, al ritmo regolare di uno spettacolo al mese, soddisfa sia il gusto di una vitale reinterpretazione dei classici, che quello di una drammaturgia attuale, ispirata a temi d’impatto forte, ma anche estremamente godibile.
Pur declinato in forme diverse, il tema portante di questa edizione è quello del rapporto tra individuo e collettività, nelle sue più varie accezioni di ambiente culturale, mondano, sociale e familiare.
All’apertura in chiave giullaresca antica e moderna che Matteo Belli dedica al grande teatro d’arte popolare con i monologhi di Genti, intendete questo sermone, segue Svenimenti  - Un vaudeville della Compagnia Le Belle Bandiere e CTB Centro Teatrale Bresciano, che vede Elena Bucci, Gaetano Colella e Marco Sgrosso impegnati in un’originale rilettura degli atti unici, delle lettere e dei racconti di Anton Cechov; Stasera sono in vena di e con Oscar De Summa racconta, invece, lo spietato ma umanissimo ‘zoo’ della ‘Berlino pugliese’ anni Ottanta. Con Caldane, scritto e interpretato da Anna Meacci, si attraversa l’arte del monologo femminile intelligente ed esilarante, mentre gli Eccentrici Dadarò, con Rossella Rapisarda, Dadde Visconti e Filippo Ughi, chiudono la stagione con Lasciateci perdere!, profonda e originale riflessione, in chiave squisitamente scenica, sul tema della relazione tra genitori e figli.

Matteo Belli e Maurizio Sangirardi
Direttori artistici

Luigi Sermann
Direzione tecnica



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pubblicato il 2015/09/07 14:15:00 GMT+2 ultima modifica 2015-09-08T16:07:00+02:00

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