Castel Maggiore - UN VOLTO SENZA ARMI/LA PIANISTA
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- Castel Maggiore - UN VOLTO SENZA ARMI/LA PIANISTA
- 2015-02-20T21:15:00+01:00
- 2015-02-20T23:25:00+01:00
- Sguardi. Azione scenica di e con Fiorenza Menni, precede la proiezione del film La pianista
- Cosa cultura, sport, turismo
- Quando 20/02/2015 dalle 21:15 alle 23:25
- Dove Teatro “BIAGI-D’ANTONA” Castel Maggiore, via G. La Pira, 54
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Venerdì 20 febbraio 2015, ore 21.15
Sguardi - Teatro “BIAGI-D’ANTONA”
Castel Maggiore, via G. La Pira, 54
Ateliersi
azione scenica di e con Fiorenza Menni,
precede la proiezione del film La pianista
L’azione Un volto senza armi di e con Fiorenza Menni/Ateliersi è stata appositamente creata per il Festival Focus Jelinek. Il testo Un volto senza armi è una dedica scritta da Elfriede Jelinek per il volto di Isabelle Huppert, straordinaria protagonista del film La pianista, tratto dal romanzo omonimo di Elfriede Jelinek (1983) e da lì, alla forza del volto delle attrici. «Lo scritto che Jelinek ha dedicato al volto di Isabelle Huppert può essere visto come un saggio sul lavoro dell’attore. Al riguardo però la scrittrice non dà indicazioni né sulla tecnica né sulla funzione dell’interprete ma, riportando dei fatti, ci conduce ad accostare la persona I.H. all’essenza del suo essere attrice. D’altronde questa è la principale qualità attoriale: una profonda nettezza personale che genera ampia accoglienza» scrive la Menni.
La pianista è il film diretto da Michael Haneke (2001). Presentato in concorso al 54° Festival di Cannes, ha ricevuto il Grand Prix della Giuria, il premio miglior interpretazione femminile (Isabelle Huppert); agli European Film Awards 2001 miglior attrice è stata Isabelle Huppert. La ricerca spasmodica e frustrante della vita e di un’identità sessuale, fra autolesionismo e voyeurismo, spingono Erika Kohut, una quarantenne insegnante di pianoforte, negli squallidi peep-show della periferia viennese, nei cinema a luci rosse o tra le siepi del Prater, prima di rientrare a casa, sotto le lenzuola del letto che divide con la tirannica madre. Al centro della narrazione il tormentatissimo rapporto di forza tra le due donne che trasformerà in catastrofe sadomasochistica il tentativo di Erika di legarsi al suo allievo Walter Klemmer.