L’Eremita contemporaneo/MADE IN ILVA

Sguardi
  • Cosa cultura, sport, turismo
  • Quando 24/10/2014 dalle 21:15 alle 23:05
  • Dove Sguardi - Teatro “BIAGI-D’ANTONA” Castel Maggiore, via G. La Pira, 54
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Venerdì 24 ottobre 2014, ore 21.15
Sguardi - Teatro “BIAGI-D’ANTONA”
Castel Maggiore, via G. La Pira, 54
Instabili vaganti
L’Eremita contemporaneo/MADE IN ILVA
con Nicola Pianzola
Canti originali, voce dal vivo, regia, scene e disegno luci: Anna Dora Dorno
Musiche: Andrea Vanzo
Oggetti di scena: Nicoletta Casali
Video: Nicola Pianzola

Produzione Instabili vaganti con il sostegno di Spazio OFF di Trento
Premio Antonio Landieri Teatro d’Impegno Civile 2013
Premio della critica a Ermo Colle 2013Secondo premio al 12° Festival teatrale di Resistenza —
Premio Museo Cervi 2013
Premio sezione internazionale al 16° IIFUT   International Iranian Festival of University Theatre di Tehran - Iran 2013 Spettacolo selezionato allo STOFF Stockholm Fringe Festival 2012.
Progetto di spettacolo vincitore del bando Kilowatt 2011 Selezione Visionari.
Progetto di spettacolo vincitore di OFF X 3 2010 di Spazio OFF, Trento.

Composizione drammaturgica originale basata sugli scritti e le testimonianze degli operai dell’ILVA di Taranto intervistati dalla compagnia.
L’Eremita contemporaneo trae ispirazione dal diario di un operaio dell’ILVA di Taranto e dalle testimonianze di alcuni operai intervistati dalla compagnia che lavorano nella stessa fabbrica, per incontrare i testi poetici di Luigi di Ruscio e Peter Shneider. La trasposizione artistica fa riferimento alla vicenda reale dell’acciaieria più grande d’Europa che condiziona la vita dell’intera città di Taranto e dei suoi lavoratori intrappolati tra il desiderio di evadere e fuggire dalla gabbia d’acciaio incandescente e la necessità di continuare a lavorare per la sopravvivenza quotidiana in quell’inferno di morti sul lavoro e danni ambientali. Lo spettacolo è il frutto di un accurato lavoro di ricerca e di sperimentazione fisica e vocale sul rapporto tra organicità del corpo e inorganicità delle azioni legate al lavoro in fabbrica, attraverso il quale emerge una critica all’alienante sistema di produzione contemporaneo che trasforma l’essere umano in una macchina artificiale, un corpo allo spasmo che si muove per reagire al processo di “brutalizzazione” imposto dalla società.


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pubblicato il 2014/10/13 12:50:00 GMT+1 ultima modifica 2014-10-20T12:35:00+01:00

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