Argelato - LAVORAVO ALL’OMSA

Sguardi. Dall'incontro fra una compagnia teatrale e operaie rimaste senza lavoro nasce uno spettacolo che è monologo, racconto, coro, canto popolare, dialogo.
  • Cosa cultura, sport, turismo
  • Quando 15/02/2015 dalle 17:00 alle 19:00
  • Dove Teatro di Argelato Argelato, via Centese, 50
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Venerdì 6 febbraio 2015, ore 21.15
Sguardi - Teatro di Argelato
Argelato, via Centese, 50
Teatro Due Mondi
LAVORAVO ALL’OMSA
con gli attori del TEATRO DUE MONDI: Monica Camporesi, Tanja Horstmann, Angela Pezzi, Maria Regosa,Renato Valmori e Angela Cavalli, ex-operaia OMSA
Regia: Alberto Grilli
Musiche originali e direzione musicale: Antonella Talamonti
Testi: Gigi Bertoni
Foto: Stefano Tedioli
con il contributo del Comune di Faenza, Regione Emilia Romagna e il sostegno di CGIL Ravenna, CGIL Emilia Romagna e Fondazione Argentina Altobelli

Si ringraziano i componenti delle Brigate Teatrali OMSA, Giovanni Nadiani per la traduzionein dialetto romagnolo, il Théâtre de l’Unité (Francia) per la strada che ci ha indicato.

Il tema del lavoro è quotidiano e urgente. Un’urgenza cui il Teatro Due Mondi ha cercato di rispondere con i propri strumenti quando ha incontrato le operaie dell’Omsa, 340 donne licenziate da una storica fabbrica faentina, non in crisi, che ha scelto di delocalizzare la produzione per aumentare i profitti. A quasi due anni da quell’incontro, dopo mesi e mesi di mobilitazione e lotta, solo una parte delle operaie è stata assunta da un mobilificio —dalla produzione di calze a spostare mobili. Molte altre sono ancora in attesa di una nuova occupazione. Così, la nuova produzione del Teatro Due Mondi parla di lavoro. Pur nella diversità dei contesti storici, lo spettacolo pone l’accento sulle logiche economiche e imprenditoriali che schiacciano il diritto al lavoro rimarcando le similitudini tra la crisi economica del 1929 ritratta da Brecht e quella vissuta oggi, in epoca di globalizzazione, dalle donne faentine. In un allestimento scenografico semplice e minimale, gli attori del Teatro Due Mondi saranno in scena insieme a una delle operaie che hanno vissuto la chiusura della fabbrica. Il lavoro scenico è basato essenzialmente sull’uso della voce in tutte le sue modalità: monologo, racconto, coro, canto popolare, dialogo.



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pubblicato il 2014/10/13 13:50:00 GMT+2 ultima modifica 2015-02-06T13:55:00+02:00

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