25/10, 08,22/11 e 06/12/2024 San Giorgio di Piano - San GiorgioDOC. Rassegna di documentari
- https://www.renogalliera.it/calendario/2024/25-10-08-22-11-e-06-12-2024-san-giorgio-di-piano-san-giorgiodoc-rassegna-di-documentari/2024-11-22
- 25/10, 08,22/11 e 06/12/2024 San Giorgio di Piano - San GiorgioDOC. Rassegna di documentari
- 2024-11-22T08:00:00+01:00
- 2024-11-22T09:00:00+01:00
- Cosa Cultura
- Quando 22/11/2024 dalle 08:00 alle 09:00
- Tutte le date 22/11/2024 dalle 08:00 alle 09:00 06/12/2024 dalle 08:00 alle 09:00 There are 2 more occurrences.
- Dove San GIorgio di Piano - Centro sociale Falcone e Borsellino, via Fosse Ardeatine 5
- Aggiungi un evento al calendario iCal
A San Giorgio di Piano il Centro sociale Falcone e Borsellino ospita da ottobre a dicembre, il venerdì sera, una rassegna documentaristica. Di seguito il programma:
Un altro calcio è il modo di vivere la passione calcistica a Bologna, città che non vuole essere metropoli né provincia, ma capitale della cultura, del gusto e del bello: una città che non rinuncia mai, neanche allo stadio, al suo spirito critico, ironico e dissacrante.
Un altro calcio è il sistema di gioco innovativo proposto da Thiago Motta, allenatore e personaggio atipico dalle grandi potenzialità.
in collaborazione con ANPI SAN GIORGIO
Documentario educational promosso da Anpi Bologna per il ciclo “Anpi educational”, col sostegno della Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte.Con Luca Alessandrini, Luca Baldissara, Miro Gori, Manuel Mesoraca, Luca Zironi. Voce narrante Donatello Allegro. Hanno dato il loro contributo per la realizzazione delle riprese: Casa della Cultura e della Memoria di Marzabotto, Fondazione Fossoli, Comune di Modigliana. (da ANPI Bologna)
Il film diretto da Paola Sangiovanni, è un documentario che affronta la questione cruciale riguardante la condizione maschile nella società contemporanea.
Attraverso le testimonianze di Roberto, Domenico e Mario, il documentario esplora il ruolo complesso dell'uomo in una società ancora permeata dal patriarcato. Da un lato, gli uomini godono di privilegi, ma dall'altro emerge una fragilità che può sfociare in comportamenti violenti, soprattutto nei rapporti più intimi e nei confronti delle donne. La storia si concentra su uomini che, pur non negando le qualità tradizionalmente associate alla mascolinità, abbracciano anche l'espressione dei sentimenti, degli affetti e della cura, soprattutto verso se stessi. Il documentario svela una realtà che, con pazienza e tenacia, si impegna da anni per ridefinire la mascolinità in modo più ricco e felice. Il film racconta le esperienze personali e collettive di Roberto, Domenico e Mario, che lavorano insieme in un'associazione impegnata nell'autocoscienza maschile. Il cerchio di autocoscienza maschile rappresenta un punto di partenza significativo per le loro attività, ma il film esplora anche altre iniziative come laboratori nelle scuole per affrontare gli stereotipi di genere, un centro di ascolto per uomini che commettono violenza e un laboratorio di Teatro dell'Oppresso sulla mascolinità, organizzato insieme a Olivier e coinvolgente uomini di diverse culture. (dal Comingsoon.it)
di A. P. Mariani e Luigi D'Alife
Ingresso gratuito
Kissing Gorbaciov, film diretto da Andrea Paco Mariani e Luigi D'Alife, è un documentario che ci riporta indietro nel tempo, precisamente al 1988 in un remoto paesino del Salento, Melpignano, in provincia di Lecce. Per la prima volta dei gruppi rock sovietici si esibiscono oltre cortina in quello che la critica musicale ha definito “il primo sbarco ufficiale della nuova armata musicale russa”. Gorbaciov era stato eletto nel marzo dell'85 come presidente del PCUS e, all’alba della prossima caduta del muro di Berlino, ci si trovava in un momento in cui, sia la Storia che le storie di chi era sul palco, stavano cambiando per sempre: il festival viene subito chiamato “Le Idi di Marzo”. La primavera successiva saranno alcune band italiane, tra cui i CCCP, a esibirsi in Unione Sovietica. Attraverso materiale d’archivio e testimonianze, scopriremo l’incredibile storia del tour che riuscì a creare un ponte tra due mondi fino ad allora divisi attraverso un linguaggio che non ha bisogno di interpreti: la musica (da Comingsoon.it)