01/03/2022 San Pietro in Casale - Il lupo e il leone. Un appuntamento di Pomeriggi al cinema
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- 01/03/2022 San Pietro in Casale - Il lupo e il leone. Un appuntamento di Pomeriggi al cinema
- 2022-03-01T14:30:00+01:00
- 2022-03-01T16:00:00+01:00
- Cosa Cultura
- Quando 01/03/2022 dalle 14:30 alle 16:00
- Dove San Pietro in Casale - Cinema Parrocchiale Italia
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Pomeriggi al cinema - VI Stagione Cinema Parrocchiale Italia di San Pietro in Casale
Il lupo e il leone
Regia di Gilles de Maistre
Con Molly Kunz, Graham Greene (II), Charlie Carrick, Derek Johnson, Rhys Slack.
Genere Avventura - Francia, 2021
Regia di Gilles de Maistre
Con Molly Kunz, Graham Greene (II), Charlie Carrick, Derek Johnson, Rhys Slack.
Genere Avventura - Francia, 2021
Durata 99’
Ingresso 3,00
Possono un lupo canadese ed un leone africano crescere insieme ed amarsi come fratelli? Gilles de Maistre sembra partire proprio da questa ipotesi per il suo nuovo film dal titolo autoesplicativo. Il regista torna ad approfondire con approccio documentaristico il rapporto inconsueto tra essere umano ed animale selvatico, in questo caso due. Il lupo e il leone è orientato ad un pubblico estremamente desideroso di immagini mozzafiato e teneri primi piani di cuccioli di leone, e di lupo.
Alma è una giovane e talentuosa pianista col sogno di entrare nell’Orchestra Sinfonica di New York. Dopo la morte di suo nonno, torna nell’isola canadese dove ha trascorso la sua infanzia per prendere parte al funerale. La casa in cui è cresciuta diventa un rifugio per lei e per due cuccioli in difficoltà incontrati in maniera assolutamente fortuita. La giovane abbandona il sogno newyorchese per crescerli e salvarli dal loro destino, finché non sarà inevitabilmente costretta a lasciarli andare.
Il lupo e il leone è una favola dal risvolto educativo che inizia come la semplice riscoperta dell’universo naturale da parte di una giovane cittadina della metropoli pronta a raccogliere il testimone del nonno defunto. Alma ascolta le sue ultime parole registrate in un videomessaggio, in cui ritrova quella gioia di vivere ormai persa negli anni passati in città. Ben presto il film prende la piega della commedia con inevitabili gag del caso. Come Romolo e Remo vengono allattati dalla lupa e come due semplici cagnolini crescono perfettamente addomesticati. L’idillio si interrompe bruscamente obbligando la giovane ad affrontare la realtà, ovvero che Dreamer e Mozart non appartengono al suo mondo, ma ad un circo e ad una riserva naturale che viene mostrato come un inferno animale, un dispositivo di sistematica costrizione dove il povero Dreamer vive costantemente anestetizzato.
Il film è impeccabile a livello estetico ed impressionante per quanto riguarda le riprese panoramiche e dei due animali.
Il padrone del circo, unico possibile villain del film, è il prototipo monodimensionale del carceriere dal cuore di pietra, pronto a sgretolarsi di fronte alle dolci parole del figlioletto. Gilles de Maistre si conferma un documentarista esperto, capace di raccontare luoghi ed animali.
Alma è una giovane e talentuosa pianista col sogno di entrare nell’Orchestra Sinfonica di New York. Dopo la morte di suo nonno, torna nell’isola canadese dove ha trascorso la sua infanzia per prendere parte al funerale. La casa in cui è cresciuta diventa un rifugio per lei e per due cuccioli in difficoltà incontrati in maniera assolutamente fortuita. La giovane abbandona il sogno newyorchese per crescerli e salvarli dal loro destino, finché non sarà inevitabilmente costretta a lasciarli andare.
Il lupo e il leone è una favola dal risvolto educativo che inizia come la semplice riscoperta dell’universo naturale da parte di una giovane cittadina della metropoli pronta a raccogliere il testimone del nonno defunto. Alma ascolta le sue ultime parole registrate in un videomessaggio, in cui ritrova quella gioia di vivere ormai persa negli anni passati in città. Ben presto il film prende la piega della commedia con inevitabili gag del caso. Come Romolo e Remo vengono allattati dalla lupa e come due semplici cagnolini crescono perfettamente addomesticati. L’idillio si interrompe bruscamente obbligando la giovane ad affrontare la realtà, ovvero che Dreamer e Mozart non appartengono al suo mondo, ma ad un circo e ad una riserva naturale che viene mostrato come un inferno animale, un dispositivo di sistematica costrizione dove il povero Dreamer vive costantemente anestetizzato.
Il film è impeccabile a livello estetico ed impressionante per quanto riguarda le riprese panoramiche e dei due animali.
Il padrone del circo, unico possibile villain del film, è il prototipo monodimensionale del carceriere dal cuore di pietra, pronto a sgretolarsi di fronte alle dolci parole del figlioletto. Gilles de Maistre si conferma un documentarista esperto, capace di raccontare luoghi ed animali.