04/05/2019 Pieve di Cento - Il sadico del villaggio. Un appuntamento di agorà, la stagione teatrale dell'unione Reno Galliera
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- 04/05/2019 Pieve di Cento - Il sadico del villaggio. Un appuntamento di agorà, la stagione teatrale dell'unione Reno Galliera
- 2019-05-04T21:00:00+02:00
- 2019-05-04T22:30:00+02:00
- Cosa Cultura
- Quando 04/05/2019 dalle 21:00 alle 22:30
- Dove Pieve di Cento - Teatro Alice Zeppilli, Piazza Andrea Costa 17
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Sabato 4 maggio 2019 | ore 21
TEATRO ALICE ZEPPILLI
Pieve di Cento
MAURIZIO CARDILLO
Il sadico del villaggio
Omaggio a Marcello Marchesi
ANTEPRIMA
di e con Maurizio Cardillo
direzione tecnica Alessandro Amato
produzione Agorà
nell’ambito del progetto “I linguaggi del comico: Marcello Marchesi” ideato da Elena Di Gioia per Artists
in ResidenSì 2019 /Ateliersi
a seguire dialogo con Maurizio Cardillo e Paolo Nori
Maurizio Cardillo mette in scena un vero e proprio omaggio a uno dei fondatori della comicità italiana: Marcello Marchesi (1912-1978), scrittore, giornalista, autore radiofonico e televisivo, “il re delle battute fulminanti e un genio del gioco di parole (Umberto Eco)”, scrittore che ha riempito le sue parole e la sua scrittura di un umorismo dissacrante, una scrittura sferzante, capace di attraversare con il sorriso piccole storie, filastrocche, aforismi, un mondo surreale in cui riconoscere il meglio e il peggio di noi stessi.
Nel sogno l’attore bambino vede Marcello Marchesi dentro la TV Philco in bianco e nero. È un signore di mezza età che parla senza pausa dal 1963. Questo discorso che dura da cinquant’anni incuriosisce le divinità. Le divinità si chiamano Ugo Tognazzi, Walter Chiari, Ave Ninchi e Paolo Panelli. Accorrono nel corpo dell’attore per ascoltare il discorso di Marchesi. L’eleganza è assoluta. Lo stile impareggiabile. Tuttavia anche le divinità sudano alla luce rossa delle telecamere.
Il discorso del signore di mezza età è un flusso di incoscienza. Un malloppo di cattiverie esilaranti. Un carosello di slogan per vendere al migliore offerente la vita. Infine anche il pubblico comincia a pensare per battute infinite. Con una proliferazione sadica di parole che rende impossibile ogni ordine. Lo spettacolo è stato preceduto da una residenza teatrale presso Ateliersi di Bologna nell’ambito di Artists in ResidenSì 2019.
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